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Come capiamo le esigenze dei nostri clienti?

Un momento critico, ma spesso trascurato, quando ti si rivolge un nuovo cliente, consiste nel capire in maniera rapida e precisa quali siano le sue esigenze, in modo da poter lavorare con accuratezza e senza continui cambi di rotta. Insomma, a colpo sicuro.

A giovarne sono entrambi: il cliente, che vede realizzato proprio quello che aveva in mente; il professionista, che risparmia tempo ed energie e ha dall’altra parte un interlocutore soddisfatto del suo lavoro.

Lavorare “al buio”, con un cliente che si conosce poco e con obiettivi poco chiari, significa andare per tentativi e dover continuamente aggiustare il lavoro fatto, finché non si riesce a ottenere qualcosa di vagamente simile a quel che voleva il cliente. Viceversa, lavorando con una buona conoscenza del cliente, del “campo di battaglia” e dei traguardi da raggiungere, gli aggiustamenti in corsa saranno molti meno.

Per questo motivo, noi di Monkey Theatre riteniamo essenziale la fase conoscitiva, al momento di collaborare con un nuovo cliente. Se vieni da noi, lavoreremo innanzitutto per comprendere chi sei, che cosa vuoi e all’interno di quale mercato ti trovi a operare. Per qualcuno potrà trattarsi di inutili convenevoli. Ma per noi, si tratta del punto di partenza per un lavoro ben fatto.

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Facciamo conoscenza

Innanzitutto, quando cominciamo a lavorare con un nuovo cliente, cerchiamo di incontrarlo e di passare un po’ di tempo con lui. Questo perché siamo convinti che nessun cliente sia uguale agli altri e che ognuno abbia una sua storia da raccontare.

In questa prima fase, cerchiamo di capire chi sia davvero il cliente, ovvero quali siano i punti di forza e gli elementi che rendono unica la sua attività. Su questi dovremo infatti puntare più avanti, al momento di sviluppare il progetto vero e proprio.

Un altro aspetto fondamentale su cui ci concentriamo, ovviamente, consiste nel comprendere quali siano davvero i suoi obiettivi. Può sembrare scontato, ma la verità è che spesso chi si rivolge a un professionista ha, comprensibilmente, solo un’idea vaga di quello che vuole e si aspetta una mano per riuscire a esprimere o comprendere con più precisione quali sono le sue necessità.

Tentiamo poi di individuare il target, ovvero il pubblico a cui il cliente si vuole rivolgere. Molti pensano che sia conveniente rivolgersi a più persone possibile. Ma di solito non è così: meglio (sia da un punto di vista economico che funzionale) concentrarsi su un’audience più ristretta, ma potenzialmente più interessata al prodotto o servizio offerto dal cliente. Una volta definito assieme questo pubblico, si riesce a lavorare con molta più precisione.

L’importanza del brief

Da questa prima fase conoscitiva, cerchiamo di uscire con un brief scritto, ovvero con un documento che contenga tutte le informazioni utili sul cliente e sul progetto: identità, scopi, target, budget e via dicendo. Se il cliente ha le idee ben chiare e ha già dimestichezza con questo strumento, il brief lo può anche compilare direttamente lui. Altrimenti, ci pensiamo noi.

Come è facile intuire, più dettagliato è il brief, più sarà facile poi lavorare. Per questo motivo cerchiamo di fare tante domande e di capire il più possibile già durante questa fase conoscitiva. Il brief fungerà poi da punto di partenza per tutto il lavoro a venire.

Lavorare insieme

Una volta inquadrato il lavoro nel suo insieme, cerchiamo poi di coinvolgere il cliente anche nelle scelte più tecniche e operative. Ad esempio, se si parla della costruzione di un sito web, nella scelta dei colori (che probabilmente dovranno richiamare i colori aziendali) o nello stile generale delle grafiche (per decidere se dare un’impressione di formalità, di lusso, di spensieratezza ecc.).

Questo non significa che cerchiamo di far fare al cliente il nostro lavoro. Semplicemente, gli diamo ascolto e cerchiamo di fornirgli un prodotto conforme alle sue idee e necessità. Ma allo stesso tempo, ci curiamo di suggerire in prima persona soluzioni funzionali e ad effetto e di dare il nostro parere di professionisti sul modo migliore di procedere.

Ma non finisce qui: il nostro lavoro di ascolto continua anche a progetto in corso. Non ci limitiamo a dare in mano al cliente un “pacchetto già confezionato” e chi si è visto si è visto. Senza fargli perdere tempo prezioso, cerchiamo di coinvolgerlo anche durante la fase di sviluppo, in modo da poter effettuare eventuali aggiustamenti in tempo reale e non a lavoro finito.

Lavorare con cura

In conclusione, lavorare con cura significa evitare errori e fraintendimenti. E significa soprattutto accorciare i tempi e migliorare i risultati.. Questo è il modo in cui lavoreremo con te se sceglierai di rivolgerti a noi per le tue necessità.

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